Sicurezza nella Qualità

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LA NEWS DEL MERCOLEDI’: HAI TRASMESSO L’ETICA AZIENDALE A TUTTI I TUOI COLLABORATORI?

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Se ci segui ogni mercoledì hai già compreso che un buon leader è colui che è in grado di pianificare tutte le attività aziendali allineandole verso lo scopo finale, che è progettato a priori in maniera chiara e con obiettivi ben definiti.

Inoltre un buon leader è quella persona che è in grado di passare i valori e l’etica dell’azienda alle persone di tutti i livelli.

 

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Il concetto di leadership non è semplicemente collegato a quello di comandare, ma consiste nell’insieme di abilità per motivare le persone a dare il meglio di sé e a lavorare verso un obiettivo comune.

 

Il leader inoltre incoraggia le persone, ispirandole, riconoscendo il valore del loro contributo e fornendo loro tutte le risorse adeguate e la formazione necessaria a poter svolgere i loro compiti nel migliore dei modi.

 

Il leader crea e mantiene un ambiente interno nel quale le persone sono pienamente coinvolte nel raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione.

 

E l’obiettivo finale comune, il traguardo da raggiungere, è la meta dell’azienda.

 

La definizione della meta aziendale deve essere la base portante di tutto il processo di pianificazione delle attività. Ogni singola azione è legata alla meta che si desidera raggiungere in azienda. Per questo motivo la meta deve essere definita nella maniera più efficace possibile, perché influenzerà di conseguenza tutta la pianificazione aziendale. Per fare in modo che le decisioni in azienda siano le più efficaci possibili è utile seguire il METODO ACTIVE, il metodo di nostra creazione che porta valore all’azienda generando un sistema in grado di lavorare autonomamente nella maniera più efficiente possibile.

 

se sei interessato a conoscere il METODO ACTIVE in maniera più approfondita ti invito a visitare la pagina dedicata sul mio sito

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Il leader dell’azienda (che sia il singolo imprenditore o l’insieme delle figure al comando) deve riuscire a trasmettere l’etica aziendale a tutti i suoi collaboratori.

 

L’etica aziendale è l’insieme di valori morali e sociali che derivano dalla cultura dell’azienda, sia verso l’interno che verso l’esterno dell’azienda. Un esempio può essere il miglioramento dell’ambiente di lavoro, la promozione dell’uguaglianza, il rispetto dei diritti, la difesa dell’ambiente ecc. In altre parole, l’etica aziendale è l’insieme degli obiettivi che si vogliono raggiungere a livello per esempio sociale e ambientale. E, al pari della meta aziendale, deve fare da base per tutta la pianificazione aziendale. Infatti questo codice etico è quello che tutti i processi seguono nello svolgimento delle proprie attività quotidiane.

 

Ogni leader, quando decide di fare impresa, stabilisce di rispettare determinati principi. L’etica in azienda identifica e valorizza tali principi. Per questo motivo è fondamentale che il leader trasmetta i propri valori a tutte le persone in azienda, definendo le modalità per rispettarli e li coinvolga nel senso di responsabilità.

 

Molti leader scrivono nero su bianco la propria etica aziendale in un documento. È una scelta individuale su base volontaria. Il documento infatti non contiene comportamenti vincolati da norme di legge, ma piuttosto contiene l’insieme di comportamenti che tutti i membri dell’organizzazione sono tenuti a seguire.

 

Ti sarai sicuramente chiesto “Ma se non è un obbligo di legge, perché dovrei scrivere una carta dell’etica della mia azienda?”. Perché possedere un’etica aumenta l’immagine e la reputazione che un’azienda possiede agli occhi del mondo esterno, e soprattutto verso quelli dei suoi clienti e di quelli potenziali, verso gli occhi dei consumatori e verso quelli dei nuovi talenti da inserire in azienda. In altre parole, possedere un’etica aziendale fa acquisire maggior valore all’azienda nel complesso. Infatti sicuramente la tua azienda ha almeno un concorrente. Possedere un’etica aziendale attraente potrebbe essere il valore aggiunto che spinge il cliente o il consumatore finale a scegliere te e il tuo prodotto o servizio, perché l’acquirente si identifica con i tuoi ideali e ne condivide le scelte.

 

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Se non hai mai scritto in nessun documento le tue norme etiche, ora ti fornisco una serie di spunti e consigli utili per redigere al meglio il tuo documento di etica aziendale.

La parte fondamentale del documento deve contenere i principi etici e sociali e le norme alle quali la direzione dell’azienda ha deciso di attenersi. I principi generali possono essere equità ed eguaglianza, trasparenza, onestà, riservatezza, tutela della persona, dell’ambiente e tanti altri.

In un’altra sezione viene poi descritta come viene stabilita l’osservanza dei principi etici e le eventuali modalità di controllo per garantire l’osservanza degli stessi.

Infine un’ulteriore parte importante del codice etico aziendale è riservata alla promozione e alla divulgazione dei suoi contenuti.

Ora ti basterà prendere l’agenda e ritagliarti del tempo per mettere assieme i concetti che già possiedi in testa e trascriverli nero su bianco. Questa attività la devi considerare come importante ma non urgente nella matrice del tempo di Eisenhower, in quanto è un’attività che ti porta del valore non appena l’hai terminata. La pianificazione del tempo efficace è un concetto che puoi trovare nel METODO ACTIVE e in altri miei contenuti pubblicati nel sito.

 

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Se invece possiedi già un documento in cui riassumi i tuoi principi etici, lo mantieni salvato in qualche cartella del server aziendale o lo tieni aggiornato e soprattutto lo condividi con i tuoi collaboratori?

 

Affinché l’etica aziendale sia compresa e seguita da tutti i collaboratori, è fondamentale che il leader la comunichi a tutti i collaboratori dell’azienda. Il passo successivo consiste nell’abilità del leader di coinvolgere le persone e motivarle a dare il massimo, spingendoli verso goli obiettivi finali rispettando i valori dell’etica.

 

Come puoi fare per capire se sei riuscito a passare i tuoi principi e i valori dell’etica a tutti i tuoi collaboratori?

 

La soluzione più semplice, economica ma contemporaneamente di grande resa consiste nel proporre un sondaggio con domande mirate a tutto il tuo personale. Il sondaggio può anche essere anonimo, così le risposte che ricevi sono più sincere. Però ti consiglierei di somministrare il sondaggio suddividendo il tuo personale a gruppi seguendo i tuoi macro-processi, in modo tale da avere un’analisi dei risultati più puntuale e decidere di conseguenza eventuali azioni mirate da intraprendere per migliorare le cose.

 

Noi di Active Engineering offriamo un’ampia gamma di corsi di formazione rivolti a imprenditori. Tra questi è presente anche il corso “come costruire un team vincente” con lo scopo di riuscire a condividere i traguardi dell’azienda e stimolare i collaboratori a dare il meglio. All’interno del corso vengono trattati i temi della definizione degli obiettivi aziendali, di come il leader costruisce un grande team, motivando e coinvolgendo le persone e comunicando emozioni. Contattaci per saperne di più e per ricevere il programma completo del corso.

 

Ti aspetto mercoledì prossimo per altri contenuti di valore e intanto ti auguro buon lavoro.

Alessandro

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LA NEWS DEL MERCOLEDI’: LA VERA POLITICA DELLA QUALITA’

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La ISO 9001 richiede espressamente che ogni Organizzazione abbia una Politica per la Qualità in cui riportare l’atteggiamento che la direzione desidera avere relativamente alla qualità.

 

Scommetto che anche tu hai appeso in bacheca all’ingresso della tua azienda la tua Politica della Qualità. E immagino anche che l’intento è quello di farla leggere ai tuoi clienti, fornitori, visitatori e soprattutto ai tuoi dipendenti che ogni giorno ci passano davanti.

Ma la vera Politica della qualità non è solamente un foglio di carta appeso al muro, è quella cosa che è in grado di influenzare le azioni di tutte le persone che lavorano nell’azienda.

 

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Ogni azienda certificata ISO 9001 possiede una Politica della Qualità. La maggior parte delle volte questo contenuto viene scritto da un’unica figura che può essere il responsabile della qualità o addirittura il consulente esterno, semplicemente perché la norma lo richiede per cui diventa obbligatorio farlo.

La Politica della Qualità invece ha un significato più profondo: in questo documento la direzione riepiloga la meta aziendale e in che modo viene mantenuto il livello di qualità stabilito all’interno di ogni processo dell’azienda, focalizzando sempre l’attenzione verso i requisiti che i clienti richiedono.

La Politica della Qualità è quindi la parte finale di un processo ben più profondo di pianificazione della meta aziendale, di pianificazione degli obiettivi che si desiderano ottenere, di definire cosa fare per raggiungere questi obiettivi, di quali risorse sono necessarie (non solamente quelle materiali) affinché il livello di qualità dei processi venga raggiunto, di soddisfazione del cliente, ecc. Tutti questi aspetti sono compresi nel METODO ACTIVE, il Sistema Qualità Efficace, che garantisce il raggiungimento di un ottimo livello organizzativo, il controllo di tutti i processi aziendali e il raggiungimento dei risultati attesi, senza lasciare nulla al caso ma rendendo l’azienda autonoma rispetto la presenza dell’imprenditore.

Da un punto di vista pratico, la direzione riassume nella Politica della Qualità i propri principi, le proprie linee guida, i propri obiettivi della qualità e i processi necessari a raggiungerla.

 

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La Direzione gioca anche in questo caso un ruolo fondamentale. Per prima cosa ha la responsabilità di definire tutti gli aspetti che portano al raggiungimento della qualità. Successivamente deve promuovere il giusto atteggiamento da parte di tutte le persone che lavorano nell’azienda.

 

Infatti come abbiamo visto nell’articolo di mercoledì scorso, un buon leader si differenzia dagli altri che si limitano a mettere in pratica i requisiti della ISO 9001, se è in grado di passare i valori e l’etica dell’azienda a tutti i livelli, incoraggiando le persone, ispirandole, riconoscendo il valore del loro contributo e fornendo loro tutte le risorse adeguate e la formazione necessaria a poter svolgere i loro compiti nel migliore dei modi per raggiungere i livelli di qualità stabiliti.

 

Quindi tu in qualità di imprenditore, devi assolutamente coinvolgere tutte le persone e renderle consapevoli dei contenuti della Politica della Qualità.

 

Attraverso la Politica della Qualità metti nero su bianco cosa la direzione ha stabilito, e questi concetti devono essere recepiti nella mente di ogni collaboratore. Solamente in questo modo tutte le persone lavorano in sincronia per lo stesso scopo finale. Lo scopo di ogni lavoratore infatti non è quello di concludere la mansione a lui affidata, ma è importante che capisca il perché la sua mansione deve essere eseguita in una certa maniera e quale contributo porta al processo nel complesso.

Se ogni collaboratore ha ben chiaro in testa il concetto di qualità che l’azienda vuole ottenere lavorerà in quella direzione. In questo modo, con il contributo di tutti, l’azienda vincerà rispetto la concorrenza, migliorando sempre di più i risultati ottenuti ed eliminando sprechi ed errori.

 

 

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Un’organizzazione non lavorerà verso la qualità se prima di tutto la direzione non è stata in grado di redigere e soprattutto di trasmettere e dimostrare la Politica della Qualità.

 

In altre parole, è inutile riempire un foglio solamente per appenderlo in bacheca se poi nemmeno la direzione mette in pratica i concetti in esso contenuti. Sono le azioni che fanno la differenza, e il manager deve sempre dare il buon esempio ed essere in grado di spronare tutti a dare sempre il meglio ed essere concentrati verso lo scopo finale.

 

Ti aspetto mercoledì prossimo per altri contenuti di valore e intanto ti auguro buon lavoro.

 

Alessandro

 

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LA NEWS DEL MERCOLEDI’: I VANTAGGI DELLA LEADERSHIP EFFICACE

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Oggi continuiamo il nostro viaggio valutando i singoli aspetti richiesti dalla ISO 9001 aprendo un nuovo capitolo: quello della leadership aziendale.
La leadership è un aspetto importante perché senza il supporto continuo della Direzione nel Sistema di Gestione della Qualità (SGQ) si corre il rischio di andare incontro a delle difficoltà.

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I principali requisiti che deve dimostrare l’Alta Direzione richiesti dalla norma sono: essere responsabile dell’efficacia nei confronti dell’SGQ, assicurare la disponibilità delle risorse, promuovere il miglioramento continuo, assicurare che la Politica della Qualità e gli obiettivi siano attuati e coerenti con le finalità dell’organizzazione e dell’SGQ e la focalizzazione sul cliente.

Affinché il SGQ sia efficace è fondamentale il sostegno e il supporto dell’Alta Direzione. Il SGQ non deve essere un progetto a sé stante, ma parte integrante dei processi aziendali. C’è bisogno di un metodo per pianificare ogni singola attività, metterla in pratica nella maniera più efficace possibile e migliorare continuamente i risultati. Il METODO ACTIVE prende in considerazione ciascuno di questi aspetti. Lo scopo del METODO ACTIVE è infatti creare un sistema di gestione che porti valore all’azienda, e per arrivare al risultato fonde assieme la pianificazione delle attività giornaliere di ogni azienda con i principi della qualità riportati nella ISO 9001, in modo tale da generare un sistema in grado di lavorare autonomamente nella maniera più efficace possibile.

 

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Secondo la ISO 9001 con il termine leadership si intende la persona o il gruppo di persone che dirige e controlla un’organizzazione ai livelli più alti. Ma per ottenere risultati efficaci è utile estendere il concetto di leader non solamente ai livelli dell’Alta Direzione ma ai leader di ogni livello. In ogni organizzazione è fondamentale che tutti i leader, i responsabili e in generale tutte le risorse siano allineati verso lo scopo finale.

 

Con il concetto di leadership infatti non si intende semplicemente comandare, ma consiste nell’abilità di motivare le persone a dare il meglio di sé e a lavorare verso un obiettivo comune, la meta dell’azienda, creando e mantenendo un ambiente interno nel quale le persone possano essere pienamente coinvolte nel raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione.

 

Un buon leader è in grado di pianificare le attività allineandole verso lo scopo finale, che è progettato a priori in maniera chiara con obiettivi ben definiti. E un buon leader si differenzia dagli altri che si limitano a mettere in pratica i requisiti della ISO 9001 solamente per ottenere il certificato, se è in grado di passare i valori e l’etica dell’azienda a tutti i livelli, incoraggiando le persone, ispirandole, riconoscendo il valore del loro contributo e fornendo loro tutte le risorse adeguate e la formazione necessaria a poter svolgere i loro compiti nel migliore dei modi.

 

Noi di Active Engineering offriamo un’ampia gamma di corsi di formazione rivolti a imprenditori. Tra questi è presente anche il corso “come costruire un team vincente” con lo scopo di riuscire a condividere i traguardi dell’azienda e stimolare i collaboratori a dare il meglio. All’interno del corso vengono trattati i temi della definizione degli obiettivi aziendali, di come il leader costruisce un grande team, motivando e coinvolgendo le persone e comunicando emozioni. Contattaci per saperne di più e per ricevere il programma completo del corso.

 

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Nella vita aziendale di tutti i giorni, i concetti visti finora si mettono in pratica con decisioni e azioni che l’Alta Direzione deve intraprendere. Ogni azienda è strutturata in maniera diversa, ci può essere al comando un singolo manager o un gruppo di persone. In ogni caso le decisioni devono essere prese dai livelli alti ma, come detto prima, è fondamentale che vengano condivise con tutta l’azienda.

 

In principio, l’Alta Direzione deve definire e comunicare la meta dell’azienda. Deve stabilire l’etica aziendale e assicurarsi che venga compresa e seguita da tutta l’azienda. Deve quindi stabilire le strategie e i processi necessari al raggiungimento dello scopo finale dell’azienda.

 
Deve assicurarsi di aver identificato tutti i rischi più significativi e l’impatto che questi possono avere sul raggiungimento degli obiettivi. In egual modo deve identificare tutte le possibili opportunità di crescita dell’organizzazione. Tutta la pianificazione deve basarsi sulla soddisfazione del cliente, che è un fattore fondamentale come abbiamo visto in un articolo precedente. Gli obiettivi dell’azienda devono essere allineati con la direzione strategica dell’azienda. L’Alta Direzione deve delegare la gestione di alcuni processi a persone di fiducia, e deve assicurarsi che i responsabili di ogni livello riescano a motivare le persone. Deve definire quali risorse deve fornire alle persone affinché riescano a lavorare nel migliore dei modi e ottenere risultati di valore. In tutti i casi l’Alta Direzione deve predisporre un metodo di misurazione delle performance dell’azienda e deve in prima persona monitorarne i risultati e valutarli. Il METODO ACTIVE prende in considerazione tutti questi aspetti e li integra in un modello organizzativo che non tralascia nulla.

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Affinché il proprio Sistema di Gestione della Qualità abbia successo, il coinvolgimento dell’Alta Direzione è fondamentale. Se sei un imprenditore devi quindi mettere in campo le tue capacità di leadership nel migliore dei modi, migliorando la comunicazione tra i livelli e le funzioni della tua organizzazione, coordinando in maniera efficace i tuoi processi, monitorando costantemente i risultati e creando un gruppo che sia allineato verso gli obiettivi finali. Solo in questo modo avrai la certezza che i risultati attesi siano raggiunti e migliorati nel tempo.

 

 

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Alessandro

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LA NEWS DEL MERCOLEDI’: SFRUTA TUTTE LE OPPORTUNITA’ PER MIGLIORARTI

 

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In uno scorso articolo abbiamo visto assieme le parti interessate e perché sono in grado di influenzare la capacità dell’azienda di arrivare ai risultati previsti. La loro analisi è parte integrante del processo di miglioramento continuo in quanto le informazioni raccolte possono essere utili per identificare gli ambiti di miglioramento sia interno che esterno all’azienda.

 

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Il METODO ACTIVEè un sistema di mia creazione in cui ho ideato una serie di strumenti pratici che metto a disposizione per rendere maggiormente efficace il Sistema Qualità utilizzato dalle PMI. Il METODO ACTIVEsi compone in tre fasi, in cui la prima consiste nel pianificare la meta aziendale e le attività per raggiungerla. Questa fase solitamente è sottovalutata, ma possiamo paragonarla alla costruzione di una casa: per costruire un edificio si parte da fondamenta solide, mentre per costruire un piano di business si deve partire dalla pianificazione.

Oggi mi voglio soffermare principalmente sulla fase della pianificazione che consiste nell’identificare i rischi che potresti incontrare nel tuo percorso, e le opportunità che puoi cogliere e sfruttare per migliorarti sempre di più.

 

 

Ho già descritto l’importanza della prima parte del METODO ACTIVE in questo articolo, ti lascio il link così puoi rinfrescarti le idee.

 

https://www.sistemi-iso.it/news/202-la-news-del-mercoledi%E2%80%99-come-creare-il-miglioramento-continuo-in-azienda-6.html

 

L'analisi delle parti interessate approfondita in un articolo precedente è una parte fondamentale dell'analisi di rischi e opportunità dell’azienda. Questa prevede il confronto tra le opportunità e i rischi esterni e i punti di forza e debolezza interni di ciascuna azienda, al fine di formulare le strategie del proprio Sistema di Gestione. Questo perché l’analisi delle parti interessati consente di capire dove opera la tua azienda, in quale mercato, contro quali concorrenti, con chi si deve confrontare quotidianamente, quali sono le risorse a disposizioni ecc..

 

Affrontando in maniera corretta i rischi e le opportunità ci si assicura che il SGQ possa conseguire i risultati pianificati, vengano ridotti gli eventuali effetti negativi e soprattutto si ottengano risultati sempre migliorati.

 

Per prima cosa devi individuare e definire in maniere chiara, tra i fattori interni che hai precedente determinato nell’analisi del tuo contesto, quali sono i tuoi punti di forza e i fattori differenzianti rispetto ai tuoi competitor che ti permettono di soddisfare al meglio i bisogni dei clienti. Devi poi passare a definire tutti gli eventuali fattori che potrebbero influenzare in maniera negativa l’andamento del tuo business, e migliorarli. Questo processo è fondamentale perché puoi attivamente modificare sia i punti di forza che i punti di debolezza interni.

I fattori esterni invece incidono in ugual misura nelle tue attività ma non hai controllo sul loro andamento. Quello che devi fare è cavalcare l’onda e cercare di anticipare le minacce e sfruttare tutte le opportunità per non lasciarti guidare in maniera incontrollata dagli eventi.

 

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Ovviamente per ciascun business i fattori interni ed esterni sono diversi. Anzi, fattori che hanno un impatto positivo per alcuni, potrebbero avere un impatto negativo su altri. È per questo che in ogni azienda è fondamentale la pianificazione iniziale, ed è messa come primo step del METODO ACTIVE.

 

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L’individuazione dei rischi e delle opportunità è quindi uno strumento indispensabile per prendere decisioni di tipo strategico. Una decisione si definisce strategica se ha un impatto di lungo periodo sul modo in cui un’azienda produce il proprio prodotto o offre il proprio servizio, si posiziona nel mercato, comunica e si relaziona con l’esterno, ecc.

 

Un esempio banale potrebbe essere la scelta di un sistema CRM, valutando tra l’opzione di svilupparlo internamente, piuttosto che quella di acquistare e personalizzare una soluzione commerciale. Oppure la scelta tra un sistema open source o uno in licenza. In questi casi è opportuno identificare ogni fattore positivo e negativo che faranno in modo di guidare la scelta nell’opzione migliore per l’azienda.

 

Per avere una marcia in più rispetto alla concorrenza la tua pianificazione strategica dovrebbe basarsi sui punti di forza che possiedi e ti distinguono dai tuoi concorrenti.

 

Per esempio, se possiedi delle competenze tecnologiche avanzate rispetto ai tuoi concorrenti devi sfruttare al massimo questa tua caratteristica. Una competenza esclusiva costituisce un punto di forza. Perché oltre a aiutarti nel lavoro di tutti i giorni, per esempio facendoti produrre lo stesso prodotto dei tuoi concorrenti ma con tempi ridotti, può essere sfruttato proteggendolo sviluppando un brevetto, così da garantirti il vantaggio competitivo per molti anni.

 

Un altro esempio è l’accesso a materie prime difficili da ottenere da parte dei concorrenti. Per esempio, un’azienda che produce semilavorati metallici che si autoproduce le leghe da utilizzare avrà più forza rispetto ad un’azienda concorrente che deve comprare la materia prima. Allo stesso modo un altro esempio potrebbe essere un’impresa nel settore tessile che possiede campi di cotone.

 

Si potrebbero fare molti altri esempi che in ogni caso dipendono dalle caratteristiche delle singole aziende. In generale, si può dire che costituiscono punti di forza quelle competenze, capacità e risorse in grado di garantire a chi le possiede un vantaggio competitivo duraturo e proteggibile. Queste sono competenze chiare che devi assolutamente sfruttare per migliorare sempre di più la tua azienda.

 

L’individuazione di rischi e opportunità non deve essere solamente eseguita nel momento iniziale del progetto di business, nella fase del METODO ACTIVE della pianificazione. È uno strumento utile anche per prendere decisioni strategiche in corso d’opera. Le decisioni strategiche possono essere un investimento nell’acquisto di un nuovo macchinario, una riorganizzazione delle linee di produzione, una decisione di investire nella produzione di un nuovo prodotto o offrire un servizio nuovo, e molti altri. Ogni decisione deve essere valutata attentamente: risulta utile organizzare una riunione in cui tutti i partecipanti partecipino all’individuazione di vantaggi e svantaggi interni e di eventuali rischi e opportunità esterne, per fare in modo che la decisione sia basata su un’analisi approfondita che non lascia niente al caso.

 

Solamente cogliendo le opportunità e mitigando i possibili rischi l’azienda crescerà in maniera continua nel tempo e avrà una marcia in più rispetto ai concorrenti.

 

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Alessandro

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LA NEWS DEL MERCOLEDI’ COME AVERE CLIENTI SEMPRE PIU’ SODDISFATTI

 

 

 

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Nello scorso articolo abbiamo visto assieme le parti interessate e perché la loro analisi è parte integrante del processo di miglioramento continuo. Continuando la serie di articoli collegati tra loro, oggi voglio entrare nello specifico de analizzare una tra le parti interessate più importanti, e cioè i clienti.

Il principale scopo di un Sistema di Gestione della Qualità vincente è soddisfare i requisiti e superare le aspettative dei clienti, cercando di aumentare sempre di più il valore dei prodotti o servizi che vengono offerti. Ogni occasione è buona per comprendere le esigenze presenti e future della clientela, conquistando la loro fiducia nel tempo; in questo modo si crea continuamente valore e il successo di un’organizzazione si estende nel tempo.

Viene da sé che la comprensione delle aspettative dei clienti è la base della pianificazione del SGQ basata sul miglioramento continuo.

Qualsiasi organizzazione, a seconda del proprio contesto aziendale, potrà applicare Sistemi di Gestione con focus differenti, come per esempio incentrati sull’ambiente con la norma ISO 14001, sull’energia ISO 50001, sulla sicurezza dati ISO 27001, ecc., ma tutti questi SG condividono gli stessi concetti introdotti dalla norma ISO 9001 per quanto riguarda la soddisfazione del cliente.

Facendo un passo indietro, con il termine “cliente” si intende l’utilizzatore del prodotto o il beneficiario del servizio. Possono essere altre organizzazioni, soggetti pubblici o soggetti privati ecc. Ma può essere anche inteso come l’intermediario, il rivenditore, il distributore e persino come cliente interno. Infatti chi lavora all'interno di un'organizzazione può ricevere come input per il proprio processo un prodotto da utilizzare o un servizio di cui usufruire che risulta l’output di un altro processo della stessa organizzazione. Provando a fare un esempio concreto, l'operatore in produzione che riceve un disegno dalla progettazione viene considerato come un cliente del processo progettazione, anche se il nostro operatore non paga il progettista per avere il disegno e non ha alcun contratto con lui.

Inoltre è utile fare una distinzione tra due categorie principali di lavorazione: le organizzazioni che realizzano prodotti/servizi a commessa e quelle che li realizzano a catalogo.

Chiaramente le prime, creando i prodotti o servizi su richiesta del cliente, comunicano in maniera diretta con loro, ricevendo richieste e requisiti specifici. Se la tua azienda fa parte di questa categoria, oltre ad assicurarti che i prodotti o servizi che offri abbiano tutti i requisiti richiesti, non dimenticarti di assicurarti che posseggano anche tutti i requisiti non direttamente richiesti dal cliente ma ugualmente necessari e importanti, come per esempio quelli relativi alle attività post consegna.

Invece nel caso di organizzazioni che realizzano prodotti o servizi a catalogo, queste non ricevono direttamente le richieste specifiche da parte dei clienti, ma i clienti si aspettano che i prodotti e servizi che comprano possiedano già tutte le caratteristiche necessarie a soddisfarli. Se la tua azienda rientra in questo caso, il riesame periodico delle aspettative e dei requisiti che i prodotti o servizi devono avere assume un’importanza ancora maggiore. Questo ti farà avere un catalogo di prodotti o servizi sempre aggiornato e sempre di maggior valore rispetto alla concorrenza.

 

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La strategia aziendale si basa in ogni caso sulla focalizzazione al cliente qualunque esso sia. Quindi ogni organizzazione deve prima di tutto definire chi sono i propri clienti.

 

L’errore più comune che si compie è quello di analizzare i propri clienti solamente in principio alla pianificazione aziendale per capire come basare la propria strategia, e successivamente inviare periodicamente al cliente un questionario di soddisfazione. Questo non basta per essere focalizzati sui propri clienti. In realtà la focalizzazione sul cliente implica che in azienda si adotti un metodo attraverso il quale tutti i processi aziendali siano orientati alla fidelizzazione del cliente e che nelle varie fasi della produzione/erogazione si mantenga al centro l’aspettativa e l’esigenza del cliente. Queste esigenze poi devono essere sempre mantenute aggiornate e sempre anticipate e migliorate, per offrire prodotti o servizi di valore al cliente. Il nostro METODO ACTIVE prende in considerazione questo e altri aspetti fondamentali per la riuscita della creazione di un Sistema di Gestione di valore, che porta l’azienda a lavorare in maniera efficacemente per creare valore.

 

 

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Focalizzarsi sul cliente significa soprattutto questo, comprendere cioè sempre meglio le sue attese e le sue esigenze. Tutti questi aspetti non sono sempre espressi o espliciti ed è necessario quindi che l’organizzazione cerchi di comprendere anche ciò che non è manifestato direttamente.

 

I requisiti espressi dei clienti possono riguardare progettazione, produzione, spedizione e consegna, assistenza, ecc. e vengono specificati negli ordini, nei contratti, nelle comunicazioni con l'azienda o in altri documenti. Mentre altre aspettative non sono specificate e nemmeno concordate tra le due parti, ma è di fondamentale importanza saperle riconoscere.

 

 

Il modo migliore di procedere è utilizzare un metodo basato principalmente su due fronti. Il primo consiste nell’effettuare ricerche di mercato per analizzare eventuali necessità della clientela, analisi dei report delle associazioni dei consumatori e analizzare la propria concorrenza, senza dimenticarci di chiedere direttamente ai clienti il loro parere attraverso per esempio riunioni o questionari.

 

Il secondo modo per ottenere informazioni consiste nell’analisi delle comunicazioni che si hanno con i propri clienti relative ad un prodotto o servizio già in fase di lavorazione o già consegnato. Questo avviene attraverso l’analisi dei reclami e dei resi o l’analisi delle comunicazioni che i clienti inviano.

 

Ricordati però che il vero valore aggiunto consiste nell’anticipare le richieste e le aspettative dei tuoi clienti: solo così infondi fiducia, perché sanno che il tuo prodotto viene sempre migliorato, è sempre in linea con i cambiamenti del mercato o con nuove esigenze e soprattutto è un passo avanti rispetto a quello della concorrenza.

 

Un altro errore comune che spesso si verifica è quello di spendere molte risorse per analizzare tutti gli aspetti che abbiamo appena visto, e poi tutti questi dati non vengono sfruttati fino in fondo. È fondamentale che chi prende le decisioni in azienda non deleghi l’analisi delle aspettative dei clienti a nessun altro, in quanto sono un aspetto fondamentale dal punto di vista strategico, per la definizione della road map da seguire.

 

Un ultimo fondamentale aspetto per raggiungere clienti sodisfatti e fidelizzati è che l’azienda effettui delle attente analisi sui propri punti di forza e di debolezza, e sui rischi che vanno ad incidere sul grado di soddisfazione della clientela.

 

Il passo successivo è quello di mettere in atto azioni di mitigazione dei rischi per portarli a livelli accettabili. Così facendo l’organizzazione ha piena coscienza di quelli che sono i propri punti forti e deboli e agisce per il miglioramento degli stessi.

 

Così facendo si crea una realtà che tiene sempre monitorata la propria pianificazione strategica per potenziarsi sul mercato, puntando al miglioramento continuo.

 

 

Il mercato è in continua evoluzione e devi essere in grado di anticipare le aspettative dei tuoi clienti per essere sempre un passo avanti rispetto ai tuoi concorrenti e offrire ai tuoi clienti dei prodotti o servizi di valore, per i quali sono felici di investire del denaro per possederli. La comprensione delle aspettative dei clienti è però solamente una parte della pianificazione strategica del tuo Sistema Qualità. Lo scopo del tuo Sistema di Gestione deve essere quello di portare valore per te e la tua azienda, non deve essere solamente quello di superare i controlli da parte dell’ente certificatore. Attraverso l’applicazione del METODO ACTIVE sarai sicuro di non tralasciare nessun aspetto fondamentale della pianificazione strategica della tua azienda, e farai in modo che tutte le attività siano collegate tra loro con lo scopo di estendere il successo della tua azienda nel tempo.

 

 

 

Ti aspetto mercoledì prossimo per altri contenuti di valore e intanto ti auguro buon lavoro.

Alessandro

 

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