Sicurezza nella Qualità

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Questo articolo fa parte della serie “La news del martedì – Contenuti di valore per migliorare l’organizzazione della tua azienda ” di Active Engineering.

Negli articoli degli scorsi martedì pubblicati anche sulla nostra pagina facebook https://www.facebook.com/IngAlessandroBonamano/ ti ho presentato il METODO ACTIVE, il nostro Sistema Qualità Efficace che ti permette di creare un’organizzazione in grado di raggiungere gli obiettivi che hai pianificato.

Nell’ultimo articolo ti ho presentato il piano Transizione 4.0. In particolare questi incentivi hanno la finalità di supportare e incentivare le imprese che investono in beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi e consistono in crediti d’imposta che arrivano fino al 40% del costo dell’investimento.

Se ti sei perso il contenuto, lo puoi rileggere qui:

https://www.sistemi-iso.it/news/173-la-news-del-martedi%E2%80%99-%E2%80%93-il-piano-transizione-4-0.html

 

Ora procediamo verso il passo successivo, cioè: GDPR a più di due anni dalla sua applicazione.

 

A circa 2 anni dalla definitiva applicazione a livello nazionale del GDPR (General Data Protection Regulation), la normativa UE sul trattamento dei dati personali, è possibile iniziare ad analizzare quali siano stati gli effetti che l’adeguamento alla nuova normativa ha avuto sulle aziende.

Dal 25 maggio 2018 il Garante per la Protezione dei dati personali ha registrato 17.145 reclami e segnalazioni e 2.368 notifiche di Data Breach (violazioni).

L’obiettivo del GDPR è quello di rafforzare e rendere più omogenea la protezione dei dati personali dei cittadini europei e sembrerebbe che in questi anni tale quadro normativo stia funzionando con relativa efficienza.

 

Per quanto riguarda l’anno passato, si può consultare la Relazione sull'attività svolta nel 2019 presentata dall'Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

Una serie di fronti sui quali il Collegio dell’Autorità è stato impegnato maggiormente in un anno che negli ultimi mesi è stato caratterizzato dall'emergenza sanitaria da Covid-19.

Se vuoi leggere la relazione annuale completa, la trovi a questo link: https://www.garanteprivacy.it/documents/10160/0/Relazione+annuale+2019.pdf/4fcc5ca8-5ca7-432f-c3f8-4e9e69181a23?version=1.1&fbclid=IwAR06W4xk-eFptvszKLD3MyZtcOdO6MQ2tg6CVzgtJCicD3gYuWJXocbhOQE

 

Il 2019 ha visto una serie di interventi centrati innanzitutto sulle rilevanti novità introdotte dal Regolamento UE e sulle grandi questioni legate alla tutela dei diritti fondamentali delle persone nel mondo digitale: i big data, l'intelligenza artificiale, la sicurezza dei sistemi, la protezione dello spazio cibernetico, il ricorso ai dati biometrici; la monetizzazione delle informazioni personali, l'Internet delle cose, ecc.

Il numero dei data breach notificati nel 2019 al Garante da parte di soggetti pubblici e privati è stato 1443.


L'Autorità ha fornito riscontro a oltre 8.000 reclami e segnalazioni.

Le ispezioni effettuate nel 2019 sono state 147. Gli accertamenti hanno riguardato numerosi settori, sia nell'ambito pubblico che privato.

 

Durante un’ispezione privacy, gli accertamenti sono svolti anche con il contributo del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di finanza.

L’organismo di controllo durante un accertamento richiede informazioni e spiegazioni, accede alle banche dati ed agli archivi, controlla, estrae ed acquisisce copia dei documenti, anche in formato elettronico

In particolare, l’organismo di controllo ha la facoltà di acquisire gli elementi necessari alla valutazione del rischio derivante dalle violazioni oggetto di notifica, sia attraverso acquisizione documentale, sia attraverso specifiche attività ispettive presso i titolari o i responsabili del trattamento.

 

In particolare, i punti di primaria importanza sui quali porre l’attenzione per prepararsi a una eventuale ispezione sono:

­ -   Possedere le informative al trattamento dei dati personali aggiornate ed in linea con i trattamenti svolti in azienda;

­-   Raccogliere il consenso al trattamento, laddove necessario;

­-   Mantenere costantemente aggiornato il registro dei trattamenti dei dati;

­-   Verificare se è necessario provvedere ad una valutazione di impatto per i trattamenti che presentano rischi elevati per i diritti e le libertà degli interessati;

­-   Verificare periodicamente l’adeguatezza delle misure di sicurezza adottate in Azienda.

 

Da quando è entrato in vigore il GDPR, il 25 maggio 2018, le Aziende hanno compreso il valore dei dati personali, e che la loro protezione non è solamente una imposizione burocratica ma una vera e propria filosofia aziendale, in quanto l’efficienza e lo sviluppo dell’attività imprenditoriale passerà sempre più spesso dalla corretta protezione e utilizzo dei dati personali.

 

I vantaggi di una corretta gestione dei dati personali si trasformano in un aumento della fiducia da parte di clienti e potenziali clienti che intendono affidare le proprie informazioni a una Azienda. Essere compliance alla normativa GDPR comporta avere il controllo di tutte le informazioni aziendali, innalzando il livello di sicurezza sia per quanto riguarda il trattamento di dati personali, ma anche per quanto riguarda le informazioni industriali o aziendali, mettendo tutti i dati al riparo da perdite, furti di informazioni, divulgazioni non autorizzate o altri eventi.

 

Noi di Active Engineering siamo in grado di fornirti un’offerta vantaggiosa per mantenere sempre aggiornata la tua documentazione privacy per tutto il 2020. Se invece non hai un Sistema di Gestione Dati protetto provvederemo a fornirti un'offerta su misura per le tue REALI esigenze.

 

Per maggiori informazioni scrivi a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. oppure chiamaci allo 030-0994172

 

Questo articolo è l'ultimo della serie "La news del martedì" prima della pausa estiva. Ti aspettiamo a settembre con importanti novità.

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Buon lavoro!

Active Engineering di Ing. Alessandro Bonamano

 

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